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08 02 2013 | Rimini | Turismo, Trademark: Il mercato cinese? Una baggianata

Venerdì, 08 Febbraio 2013

tortora-scuro

Rimini | Turismo, Trademark: Il mercato cinese? Una baggianata


E’ la riminese Trademark a mettere il sigillo sul “primo rapporto indipendente su un mercato turistico che incanta gli italiani”, ovvero quello dagli occhi a mandorla, i turisti cinesi cui mirano in tanti, anche il sindaco di Rimini, pensando possano diventare tra qualche tempo per la riviera una sorta di nuovi 'ricchi russi'. Cosa ha scoperto Trademark? “Miti, veli, archetipi, bugie e baggianate”. Ci sono voluti due anni “di indagini, interviste, focus e osservazioni su questa popolosa nazione nella quale il silenzio è d’oro, i media sono controllati, la censura è capillare e la propaganda di regime produce ostilità verso chi raccoglie informazioni”.


Una faticaccia, insomma. E alla fine, però, per scoprire cosa? “I ricercatori, tra riservatezza, anonimato, coperture e ostilità hanno affrontato il confuso intreccio emigrazione-viaggi all'estero scoprendo le improbabili cifre statistiche cinesi e italiane (gli arrivi cinesi in Italia secondo questo Report passano da 1,2 milioni a 290.000)”. Più precisamente, “la Cina cerca i turisti mentre esporta emigranti, emulatori, osservatori, promoters commerciali, mai ‘turisti’ (come li intende la sociologia occidentale). L’interesse cinese per il turismo in entrata è supportato da un ricettivo ‘fiammante’ e da investimenti alberghieri (già realizzati) per 160 miliardi di euro, la cui gestione è stata affidata alle migliori catene inglesi, statunitensi, canadesi e in qualche caso tedesche e francesi (zero ospitalità di brand italiano). Il disegno turistico cinese è più forte degli investimenti promozionali delle nazioni mediterranee che affollano entusiaste il mercato cinese”.


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Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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